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"Io sono nessuno" di Silvio Raffo si segnala all'attenzione del lettore come un'opera singolare da più punti di vista. Non si tratta di una biografia nel senso tradizionale del termine, l'intento dell'autore è quello di ricomporre le fasi della formazione di una coscienza poetica "in progress". In questo libro si dà dunque maggior rilievo al fatto "interiore", partendo dalla convinzione che un'esistenza uneventful, come viene solitamente definita quella della Dickinson, può essere più ricca di una vita avventurosa e piena d'imprevisti e cambiamenti. Ogni capitolo parte da un testo dickinsoniano, e tale scelta ha un preciso valore: quello di ricondurre ogni evento biografico a una matrice spirituale che in un certo senso "trascende" gli eventi del cosiddetto reale. La reclusione della poetessa, così spesso enfatizzata dai suoi studiosi, non ha nella nostra indagine compiuta alcunché di claustrale o morboso, e viene lasciato spazio nuove, più convincenti interpretazioni.